L’INSICUREZZA, la tua grande risorsa!
“.. nulla di ciò che è stato fatto fino ad oggi è tanto stabile da poter esserne garantita la sua continuità in futuro.
Tutto è mutevole e instabile.”
(Seneca)
Viviamo tempi incerti, dove paura e poca chiarezza generano e alimentano l’insicurezza. Da sempre presente nell’evoluzione dell’uomo, l’insicurezza ci ha accompagnati lungo la strada che abbiamo percorso fino ad oggi.
Al contempo questa insicurezza ha spinto l’uomo a cercare il benessere personale, corporeo e mentale, ed economico.
La manifestazione fisica dell’insicurezza può essere espressa dalle inibizioni, dalle tensioni muscolari e articolari che portano a loro volta limitazioni di movimento, alterazioni del respiro, posture non ecologiche e poco funzionali. Questo adattamento può far scaturire tensioni croniche e aberrazioni posturali, scomodità fisiche che fanno insorgere dolori.
Il dolore é un alleato del corpo e della mente che spinge l’uomo alla ricerca della guarigione o all’adattamento, alla compensazione. Costruiamo quindi corpi forti, resistenti, vestiti di una corazza apparente, senza renderci per questo meno fragili.
Prendendo spunto dall’antica filosofia taoista cinese, ricordiamo che
“….ciò che è duro e rigido è servo della morte; ciò che è tenero e debole è servo della vita. Dunque: se un’arma è troppo rigida viene distrutta; se un albero è troppo rigido si spezza …”
tratto dal Tao Tê Ching, 76
(dalla traduzione a cura di J.J.L. Duyvendak).
L’ eccessiva ricerca di stabilità e di sicurezza, andrà in conflitto con la nostra natura spontanea e la nostra struttura corporea. Più cercheremo in modo ostinato una stabilità forzata, sempre meno coglieremo le potenzialità che porta in sé l’insicurezza, grazie ai segnali che manda al corpo. Accogliamo la nostra insicurezza come veicolo di conoscenza e scoperta delle nostre risorse più profonde.
Come può l’insicurezza essere una grande risorsa?
“Le poche persone che possono costruire un corpo sono quelle che hanno un senso di sicurezza nell’insicurezza. Abbiamo davvero dato alla saggezza dell’insicurezza una componente fisica.”
(Dr. Ida P. Rolf)
Questa affermazione é sempre stata cara e di ispirazione per la nostra Dott.sa Ida P. Rolf, fondatrice del metodo Integrazione Strutturale Rolfing®. In queste poche righe riesce ad esprimere un aspetto profondo del processo educativo corporeo del Rolfing®️ che consente una diversa apertura di pensiero e azione verso un nuovo modo di organizzare il corpo e di affrontare anche il senso di insicurezza.
Un’ efficiente organizzazione della propria struttura corporea, consente di esplorare aree corporee e di movimento prima sconosciute e attraverso un’ esperienza soggettiva e fenomenica, possiamo concederci la libertà di ritrovare quella centratura naturale che condizionerà anche un rinnovato spirito comportamentale. Nella pratica delle arti marziali cinesi esiste un detto: “ricerca la stabilità nell’instabilità”
Ricevere il percorso di base delle dieci ore di Rolfing® consente di essere accompagnati nell’investigare le aree corporee ancora non conosciute, dove siamo più insicuri. Ci apre al cambiamento corporeo, attivando nuove risorse e risvegliando quelle assopite che emergono per organizzare al meglio la nostra struttura e di conseguenza la nostra postura.
Attraverso l’esplorazione fisica di quelle aree incerte, non abitate, il processo educativo del Rolfing® consente di fare esperienza corporea di nuove potenzialità di cui prima non conoscevamo l’esistenza, in un corpo bloccato e distratto da strati di adattamento.
Come si traduce nel quotidiano l’esperienza delle dieci sedute di Rolfing®?
L’esperienza delle dieci ore si traduce in una nuova percezione del proprio corpo e della gravità terrestre, in un rapido adattamento ad una nuova postura più efficiente, funzionale, e di conseguenza in uno stile di vita con maggiore equilibrio e armonia.
Il percorso del Rolfing® consente di liberarci da ciò che non serve, riscoprendo quella speciale unicità della nostra struttura che tornerà a muoversi nello spazio con leggerezza e semplicità, riattivando in noi maggiore consapevolezza e presenza.