Laboratorio somatico “Ri-Parti nel C(u)ore”
Venezia 30-31 maggio 2024 – Lido di Venezia
In occasione della 38a edizione di AquaVenice al Lido di Venezia ho tenuto un laboratorio corporeo di educazione somatica incentrato sul tema del cuore.
Il laboratorio mirava ad esplorare sia l’aspetto scientifico sia quello esperienziale del cuore, offrendo ai partecipanti una comprensione più completa possibile.
Da alcuni anni infatti svolgo ricerche sul Cuore come elemento centrale dell’esperienza somatica di una persona e per lo sviluppo delle proprie potenzialità.
La mia ricerca è finalizzata a poter portare in un laboratorio corporeo esperienziale esercizi, esplorazioni, gesti e movimenti, che originano appunto dal cuore.
La mia proposta formativa abbraccia molteplici punti di vista sull’argomento: da quello anatomico alle ultime ricerche scientifiche; dal punto di vista filosofico, storico, sociale, culturale, simbolico, artistico, emozionale e appunto somatico.
Basandomi sulle ultime ricerche scientifiche sul tema ’asse cuore-cervello’ ho ideato una serie di esercizi, metodologie ed esperienze di esplorazione corporea che integrando i principi dell’Integrazione Strutturale Rolfing® e le antiche pratiche tradizionali cinesi di lunga vita, come il taijiquan, il qigong e la meditazione.
Il laboratorio che ho tenuto a Venezia, intitolato Ri-Parti nel C(u)ore, è iniziato con una presentazione generale sul cuore, citando le ultime ricerche e le relative fonti sul tema, come il prof. Carlo Ventura e l’Istituto HeartMath con le rispettive ricerche al riguardo.
L’obiettivo era poter far sperimentare ai partecipanti la connessione tra il cuore e la percezione che abbiamo della risposta fisiologica e somatica che ogni persona può sentire durante gli esercizi, basandosi appunto sulla teoria per la quale “il Cuore invia più messaggi al cervello di quanto il cervello ne invii al cuore”. (fonte HeartMath Institute)
Attraverso esercizi specifici, concentrandosi su una visione cuorecentrica piuttosto che cerebrocentrica, si è potuto esperire quanto il corpo risponda in modo diretto al cuore e il gesto diventi spontaneo e naturale.
E’ impossibile dire alla mente di non pensare, di zittire il chiacchiericcio di fondo, ma se alziamo il volume al Cuore ecco che la sua frequenza sovrasta il rumore di fondo di un cervello in continuo controllo.
Abbassando quel rumore mentale di fondo ecco che cambia anche la percezione dello spazio e del tempo, e delle relazioni tra le persone, ed è così possibile manifestare una triade naturale, lo spazio l’altro ed io, tutto in relazione con il cuore.
I partecipanti hanno mostrato grande interesse sia per la parte teorica che per quella pratica. Alcuni momenti toccanti sono scaturiti in un grande trasporto emotivo e di ascolto attivo, facilitando la percezione delle differenze nel corpo fisico.
Questo tipo di laboratorio corporeo offre una diversa opportunità di apprendimento e crescita personale, per chi desidera lavorare nel sottile ascolto del corpo, combinando conoscenze scientifiche e pratiche esperienziali.
Permette, aumentando la propria consapevolezza, di cosa significhi e quanto importante sia far partire un gesto e/o un movimento dal cuore, e che impatto questo generi sull’altra persona e anche su noi stessi.
L’entusiasmo e il feedback positivo dei partecipanti sottolineano il successo di questo laboratorio e mi infonde coraggio per continuare a promuovere questo lavoro esperienziale, oltre a spronarmi ad approfondire ulteriormente la mia ricerca su questo argomento, ampliando le esperienze corporee e le tecniche per i prossimi eventi futuri.
Desidero fortemente ringraziare Clara Roberta Fontana, Marzia Bianchi e tutto il Centro Ricerche Taichi per aver creduto in me e in questo progetto di lavoro, estremamente sottile e arduo averlo portato ad AquaVenice, in un contesto di pratica marziale come il Taijiquan.
Un ringraziamento particolare e sentito a tutti i partecipanti che hanno praticato e contribuito nel rendere speciale questo laboratorio, perché hanno aperto il loro Cuore ad un’esperienza, per loro all’inizio sconosciuta, rendendosi estremamente disponibili.
Grazie a tutti di C(u)ore.
Andrea